Io INTJ e tu?

Dove INTJ sta per Introvert iNtuitive Thinking Judging nei tipi Myers-Briggs dei test sulla personalità. 

Il Myers-Briggs Type Indicator è — per essere il più brevi e semplici possibili — una valutazione sulla personalità e il modo in cui un soggetto interagisce con le altre persone e il mondo esterno. Cliccando sul link sopra accederete al sito ufficiale che è l'unico che offre la possibilità di sottoporsi a test autentici.

Esistono, tuttavia, altri test sulla personalità derivati e che riprendono il metodo Myers-Briggs. Il migliore che ho trovato, in lingua inglese, è lo Human-Metrics Test, al quale ci si può sottoporre nell'immediato e, soprattutto, gratuitamente.

Mi capita di rifare questo test, a intervalli irregolari, soprattutto per misurare i miei livelli di introversione, visto che, per quanto sia convinta ogni volta di essere sincera nel rispondere alle domande, a seconda del periodo e dell'umore in cui mi trovo il mio modo di essere e agire subisce delle leggere alterazioni. Non che il mio profilo INTJ muti, ma le percentuali di ciascuna componente cambiano.

L'ultima volta che mi sono sottoposta a questo esame ho ottenuto i seguenti risultati:
 
Introvert(100%)  iNtuitive(12%)  Thinking(1%)  Judging(22%)
  • You have strong preference of Introversion over Extraversion (100%)
  • You have slight preference of Intuition over Sensing (12%)
  • You have marginal or no preference of Thinking over Feeling (1%)
  • You have slight preference of Judging over Perceiving (22%)

Woah, è la prima volta che raggiungo quota 100 in introversione! Anche se, sì, sono molto introversa. Ma, in soldoni, cosa stanno a significare i dati qui sopra?
Da introversa, ho bisogno di momenti di solitudine per ricaricarmi, passo parecchio tempo nella mia testa, mi sento perfettamente a mio agio negli ambienti in cui sono sottoposta a pochi stimoli. Sono anche il tipo di persona che non riesce a chiacchierare del più e del meno con chi non conosco; paradossalmente, per rompere il ghiaccio, mi è più facile intavolare un discorso su argomenti meno informali e più seri. A una festa dove non conosco la maggior parte degli invitati, non mi troverete al centro della sala a fare nuove conoscenze, ma ai lati a relazionarmi con una persona alla volta...
La mia leggera propensione all'intuizione sulla percezione, sta a significare che sono leggermente più portata all'analisi che non a fare affidamento sui miei sensi.
Sono marginalmente più portata a basarmi sulla logica nel prendere le decisioni che non su quello che sento, i miei sentimenti.
E, infine, sono leggermente più propensa ad avere delle opinioni precise e a non cambiare idea sulle cose anziché a essere in grado di percepire la natura multisfaccettata delle cose e ad accettare la coesistenza di diversi aspetti nella loro essenza.

Ovviamente un INTJ è  molto più di questo e, alla fine del test, a seconda del vostro tipo, potrete accedere a un profilo più dettagliato. Per approfondire ulteriormente, una volta ottenuto il vostro risultato, potete dare un'occhiata anche qui (andate in fondo alla pagina.)

Dopo una rapidissima ricerca via internet, ho trovato le seguenti due alternative in italiano di test Myers-Briggs (però non li ho fatti,) nel caso qualcuno volesse provarli:
http://www.lastessamedaglia.it/2011/04/test/
http://www.personality-tests.info/it/test.php

E voi che tipi siete?

Se siete introversi, come me, e avete voglia di scoprire qualcosa di più su di voi, di recente è stato pubblicato da Einaudi un bel libro divulgativo, ma non per questo superficiale: Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare di Susan Cain. Lo lessi tempo fa in inglese e qui sotto potete trovare le mie considerazioni.

Se passate di qui e conoscete dei libri interessanti su introversione ed estroversione, lasciatemi i titoli.


Susan Cain, Quiet. The power of introverts in a World that can't stop talking


Universo introverso
L'essere introverso o l'essere estroverso è un aspetto fondamentale della personalità di ognuno di noi, definisce molto di quello che siamo. Almeno un terzo di noi è composto da introversi, ma il mondo, soprattutto quello occidentale, sembra essere nelle mani degli estroversi e gli introversi si sentono spesso in colpa per come sono. In questo libro Susan Cain spiega come funzionano estroversi e introversi a livello chimico, quanto sono differenti e come la società tenda — sbagliando — a sottovalutare i secondi a favore dei primi. L'autrice fornisce agli introversi una serie di strumenti per capirsi meglio e suggerisce come sfruttare le proprie potenzialità, prendendo a esempio delle persone reali e le loro storie.

Essendo un'introversa, sono stata subito atratta da questa pubblicazione e credo che possa risultare una lettura illuminante, sorprendente, incoraggiante o anche solo piacevole per tutti gli introversi e potrebbe anche soddisfare qualche curiosità degli estroversi. Ho apprezzato questo libro e il modo di scrivere della Cain, ma credo che sia utile spendere qualche parola sul contesto in cui è nato e si è sviluppato per rendersi bene conto di quello che si andrà a leggere. L'autrice è americana e guarda al mondo statunitense quando scrive, che può essere molto diverso da quello europeo, così come da quello italiano.

Tanto per incominciare negli Stati Uniti non si portano sulle spalle da generazioni l'eredità illuminista che, invece, ha avuto una grande influenza sugli europei per i quali, per esempio, il valore dell'individuo, come singolo, non è sempre stato dato moralmente per scontato. Quando la Cain, quindi, mette in discusssione il forte individualismo presente nella società in cui vive, contrapponendolo al grande senso di appartenenza alla comunità che si ha in alcune culture orienali, per cui l'individuo è pronto a sacrificarsi per il bene del gruppo, non ho potuto fare a meno di riflettere sul contesto in cui sono inserita io. Personalmente, credo nell'importanza del singolo indipendentemente dal gruppo di cui è parte: purché non si cada nell'egoismo gratuito ed esclusivo, credo nel'individualismo.

Altra cosa da tener presente è che in Europa, ci sono paesi in cui gli introversi perseguono il loro modo di essere più facilmente di quanto accade negli Stati Uniti. Sono la prima a pensare che sia meno vero per l'Italia, ma ho letto la recensione a questo libro di un inglese che sosteneva che nel Regno Unito introversi ed estroversi sono, tutto sommato, ben bilanciati e il senso di contrasto è minore; il che signifa anche che molti introversi possono permettersi di non nascondersi o di non fare gli pseudo-estroversi.

Consigliato a tutti gli introversi italiani, davvero, per incoraggiamento e, poi, è mai possibile che si sia così pochi? Credo che in molti si riconosceranno in diverse delle situazioni descritte in questa pubblicazione e ciò non potrà che avere un effetto positivo sulla percezione che hanno di loro stessi.

Bibliografia e URL:
Sito del Myers-Briggs Type Indicator: https://www.cpp.com/products/mbti/index.aspx
Pagina in cui ci si può sottoporre allo Human-Metrics Test: http://www.humanmetrics.com/cgi-win/JTypes2.asp
Personality types: http://www.personalitypage.com/html/relationships.html
Due test del tipo Myers-Briggs in italiano: http://www.lastessamedaglia.it/2011/04/test/ e http://www.personality-tests.info/it/test.php
Susan Cain, Quiet. The power of introverts in a World that can't stop talking, London, Viking-Penguin, 2012 

Commenti

  1. Bellissimo il libro della Cain! Personalmente l'ho trovato di forte ispirazione anche solo per il fatto che mi ha fatto realizzare, forse per la prima volta nella mia vita, che sono introversa e che essere introversa non è necessariamente negativo né un limite. C'è da dire che io ho vissuto dei periodi anche di intensa socializzazione, però sempre in momenti in cui avevo comunque molto tempo libero per me stessa. Ora che convivo, invece, il mio bisogno di interazioni sociali si è ridotto moltissimo.

    RispondiElimina
  2. Mi hai incuriosito! Il libro della Cain mi attira moltissimo...lo aggiungerò alla lista dei libri da leggere :-)

    RispondiElimina
  3. @Roberta Anche a me il libro della Cain è piaciuto molto. L'ho trovato decisamente incoraggiante e mi ha dato anche degli spunti su come affrontare certe situazioni.

    Ti è mai capitato di sottoporti a un test Myers-Briggs?

    @Elisa Consiglio il libro della Cain ha tutti gli introversi, forse a quelli italiani ancora di più perché, nel nostro paese, gli estroversi spiccano e sembrano davvero essere la maggioranza, quindi gli introversi possono avere una vita dura nel rapportarsi agli altri.

    RispondiElimina
  4. @Ludo: all'epoca mi ricordo di averlo fatto (online, chiaro) però onestamente non ricordo il risultato. L'ho rifatto ora e il risultato è Introvert(95%) Sensing(12%) Thinking(38%) Judging(28%)
    You have strong preference of Introversion over Extraversion (95%)
    You have slight preference of Sensing over Intuition (12%)
    You have moderate preference of Thinking over Feeling (38%)
    You have moderate preference of Judging over Perceiving (28%)
    A parte l'introversione, non saprei se mi rispecchio in questo risultato!

    RispondiElimina
  5. @Roberta Credo, in effetti, che sia più facile stabilire la prevalenza di introversione ed estroversione o viceversa che non gli altri parametri... Per lo meno per quanto riguarda il test HumanMetrics.

    RispondiElimina

Posta un commento